Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale Vittorio Sgarbi si trova ricoverato da alcuni all’ospedale Gemelli di Roma a causa di serissimi problemi di salute dovuti alla depressione.
A parlare con la stampa in queste ore è stato il suo amico Marcello Veneziani, che al quotidiano La Verità ha rilasciato importanti dichiarazioni che ci fanno capire quanto serio sia lo stato di salute in cui si trova Sgarbi.
Già diverse settimane addietro Sgarbi aveva spiegato di avere questo problema che lo stava costringendo a passare molto tempo in casa, isolato. Una situazione che aveva allarmato i fan del noto critico d’arte.
Secondo quanto afferma Venezia la depressione di cui è colpito Sgarbi è “figlia del suo narcisismo ferito. Ha la percezione che molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate. Il suo universo si sta restringendo: brutto per chi è stato convinto di poter cavalcare il mondo. Una dimensione dell’io sproporzionata rispetto al passato e che lo porta ad atteggiamenti pericolosi” – queste le parole di Veneziani.
La patologia che ha il critico d’arte secondo Veneziani potrebbe servire a lui stesso per rimettersi poi sulla propria strada. Veneziani riferisce alla stampa che con questa sua situazione Sgarbi deve “passare attraverso una sorta di “piccola morte” lasciandosi alle spalle il “Vittorio Uno”, dicendogli addio, per aprire il capitolo del “Vittorio Due” – queste le parole dell’amico.
«Ho esitato ma credo sia giusto dimostrargli che c’è chi gli è vicino con apprensione nel dispiacere. C’è per esempio Santino, un ex carabiniere che lo segue come collaboratore con una devozione assoluta. Vittorio sa suscitare sentimenti forti anche di ira che poi, quasi alchemicamente, possono diventare sentimenti forti di affetto» – ha detto ancora Veneziani facendo sapere che la famiglia è molto preoccupata per la sua situazione di salute.
Insomma vedremo come starà Vittorio Sgarbi una notizia che davvero non ci voleva in questo momento. Il Gemelli è lo stesso ospedale dove fino ad ora è stato ricoverato Papa Francesco.
