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PARLA L’EX MARITO DI MARIA ROSARIA BOCCIA: “ORA VIENE IL BELLO”


Ieri sera, l’ex marito di Maria Rosaria Boccia è stato raggiunto telefonicamente da Paolo Del Debbio e ha dichiarato: “Non sono stupito e non invidio neanche il Ministro perché quello che passerà non se lo può neanche immaginare”. Un’intervista inedita, questa, che ha lasciato di sasso i telespettatori per il calibro delle dichiarazioni dell’ex compagno dell’imprenditrice. Nel corso della puntata di “4 di sera”, è apparso col volto coperto, aggiungendo: “Non mi interessano i riflettori, mi interessa solo stare lontano da quella persona”.

Ma chi è l’ex marito della Boccia? Sappiamo che si chiama Marco M. e che è un imprenditore di Torre Annunziata. Resta il marito della Boccia, nonostante le loro nozze siano durate solo 365 giorni, e nonostante si siano separati nel 2010, a causa di un errore di trascrizione del tribunale che lei non ha voluto correggere. Questo viene riportato da Dagospia.

Nella lunga intervista rilasciata a Del Debbio, Marco ha lanciato una dura frecciatina, esclamando,: “Un anno mi è bastato e avanzato“, lasciando intendere che non sia stata un’unione facile ma burrascosa.


L’uomo ha anche detto: “Se vuole le lascio il numero del mio avvocato che mi sta curando il divorzio dopo dieci anni con la signora, e non dottoressa, signora e ripeto signora”, per poi precisare: “Capisco che Rosaria sia impegnata a organizzare Grandi Eventi e il G7 e non trovi il tempo di venire in tribunale a mettere una firma che chiuda l’incubo che si trascina da 14 anni“.

Marco ha rimandato al suo legale, Rosalba Cirillo, chiosando l’intervista con queste parole: “Ci avremmo messo un secondo a correggere l’errore che era del codice fiscale di Boccia, ma lei non si è mai presentata al Tribunale di Nocera per ritirare le carte e procedere alla correzione, così come è avvenuto per il divorzio, precisando che i motivi del divorzio sono seri e che la ex moglie, che chiama “signora”, ” ha fatto un’altra vittima”. Ovviamente non ci resta che attendere i nuovi sviluppi, dei quali vi daremo contezza.

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