ADVERTISEMENT

ADVERTISEMENT

ADVERTISEMENT

Aiuti 2024, la circolare poco fa: ecco chi ne ha diritto e come richiederlo


La piaga della disoccupazione sta stringendo in una morsa gli italiani e il governo Meloni, al fine di aiutare chi si trova in difficoltà, ha introdotto la Naspi. Parliamo di misure previste dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per coloro che perdono il lavoro in modo involontario. Hanno accesso alla Naspi i dipendenti che hanno perso il lavoro che hanno cumulato almeno 13 settimane di contribuzione durante i 4 anni precedenti alla disoccupazione.

Per quest’anno, non è più previsto il requisito dei 30 giorni di lavoro effettivi svolti nei 12 mesi precedenti .La Naspi garantisce un massimo di 1.550,42 euro al mese di sostegno economico ai beneficiari. Differisce da essa la DIS-COLL , erogata dall’INPS a favore di alcune categorie specifiche di lavoratori, che comprendono: collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi di ricerca o con borsa di studio, che siano iscritti alla Gestione Separata. Queste due misure erogate dall’Inps non interessano i lavoratori autonomi di cui parleremo a breve.

Ovviamente il governo non poteva lasciare che gli autonomi vedessero peggiorata la loro situazione, per cui anche per loro è intervenuto. Come? Con l’ISCRO, ovvero l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, che è una specie di cassa integrazione rivolta alle partite Iva che hanno registrato un calo di fatturato, purché sia stata registrata una perdita del 70% della media dei redditi da lavoro autonomo dei due anni precedenti e purché il reddito annuo sia inferiore a 12.000 euro annui. Per i lavoratori in somministrazione, esiste un bonus specifico, il Sostegno al Reddito, che può andare dai 780 ai mille euro.


Molto importante è l’Assegno di Inclusione, che è una delle due indennità di sostegno al reddito e inclusione sociale introdotta in sostituzione del vecchio reddito di cittadinanza. Essa viene corrisposta ai nuclei familiari in cui vi è un componente disabile, un minorenne o un soggetto ultrasessantenne o in una condizione di svantaggio. I requisiti per poter ricevere l’Assegno di Inclusione sono: residenza in Italia da almeno 5 anni, oltre a un ISEE massimo di 9.360 euro.

Colui che risulterà essere il beneficiario dell’Assegno di Inclusione riceverà un’indennità mensile non inferiore a 480 euro, con un massimo di 6.000 euro annui, con l’obbligo di inserimento in un percorso di formazione e inclusione volto al collocamento nel lavoro, tramite patto di attivazione digitale. Il Supporto Formazione e Lavoro è la seconda misura sostitutiva del reddito di cittadinanza ed è un’indennità corrisposta al singolo componente del nucleo familiare, con aiuto economico di 350 euro mensili. Per poterla ricevere non si devono superare i 6.000 euro di ISEE complessivo della famiglia e occorrerà avere un’età età tra 18 e 59 anni.

ver la continuación en la página siguiente

ADVERTISEMENT

ADVERTISEMENT

Leave a Comment