Prima che i Blues vincessero la Coppa del Mondo, Didier Deschamps doveva vegliare sui suoi giocatori. A volte anche riorientandoli. È il caso, in particolare, del giovane Kylian Mbappé, il cui comportamento in campo non è sempre esemplare.
Dopo un mese di gare, la squadra di calcio francese ha vinto la Coppa del Mondo per la seconda volta nella sua storia. Una seconda stella si aggiunge quindi con orgoglio alla maglia dei Blues. Nella finale contro la Croazia, gli uomini di Didier Deschamps hanno segnato 4 gol a 2, tra la gioia immensa dei tifosi, delle personalità presenti nonché di Emmanuel Macron che ha letteralmente esultato di felicità.
Ma dietro le quinte le cose non sono necessariamente sempre rosee. Se i giocatori hanno celebrato questo trionfo con dignità, il resto della competizione è stato a volte difficile. In particolare per il giovane Kylian Mbappé. A soli 19 anni, l’uomo che ha deciso di offrire il suo bonus alle associazioni non si è sempre comportato benissimo in campo. Didier Deschamps lo ha quindi riformulato con fermezza, come racconta sulle colonne di Le Parisien, questo venerdì 20 luglio.
“Sa di fare cose che gli altri giocatori non fanno. È intelligente e ascolta”, esordisce il tecnico della Francia. Quest’ultimo vuole dirgli quando le cose vanno bene, ma anche e soprattutto quando non è così “anche se rappresenta solo il 5% del suo gioco, ma è per il suo bene. Ascolta e corregge”. Ma quello che ha avuto il sostegno di molte personalità ha dovuto essere riformulato più volte. Didier Deschamps – sostenuto dal figlio Dylan – gli ha addirittura chiesto di “smetterla di essere così cattivo”.
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